Bu.Io

Basta una batteria scarica e l’assenza di un circuito elettrico per rimanere divisi dalle nostre intenzioni di comunicazione, conoscenza e azione. E quel panico lo proviamo tutti, a tutte le latitudini. Lo smarrimento: la Natura spontanea e il suo caos ci divide dalla tecnologia. Senza luce, senza segnale, in un bosco o in montagna, come un marinaio a pochi metri dalla riva. La pervasione che la tecnologia innesca nelle nostre esistenze possiede e contiene l’ambivalenza che riconosciamo anche nella natura profonda e il suo buio: il bosco, luogo simbolico di doppia valenza, ombra e intimità, che attrae e spaventa, conforta e minaccia, efficienza e vertigine dello smarrimento.
L’ambiente sonoro ne sottolinea la dualità: allarme e certezza di contatto, rumors e suoni della Natura.

Buio sì, ma anche un’occasione per tornare al più profondo dell’ –io- e riflettere su se stessi.

Box in plexiglass e dispositivi telefonici

Suoni a cura di Andrea Carlotto, artista audiovisivo